“Perfetti sconosciuti” è una commedia italiana del regista Paolo Genovese, uscita nelle sale l’11 febbraio 2016. Il film ha riscosso molto successo ed altrettanto profitto, soprattutto per la trama che affronta tematiche, problemi e situazioni molto vicine ad ognuno di noi nella vita quotidiana, quella di tutti i giorni.
La commedia si trasformerà a tratti in dramma durante il corso del film, dove non mancano i colpi di scena ed i momenti di tensione o di spensieratezza, il dramma e la comicità, il tutto condito comunque da una sapiente leggerezza ed ironia.
Probabilmente è questo il segreto del suo successo: affrontare la trama di enorme attualità e gli eventi e le situazioni dolorose che si susseguono nel film, in modo simpatico e piacevole, quasi tragicomico.
Una cena non proprio come tante
La trama di “Perfetti sconosciuti” racconta di una tipica serata a cena fra amici. I soliti discorsi, le solite cose, la quotidianità, chiacchiere a volontà. Coppie di amici ognuna con i suoi alti e bassi, ed ognuna con i suoi problemi.
Fino a che la padrona di casa, Eva, non decide di fare un gioco: propone ad ognuno di riporre il proprio cellulare sul tavolo; si leggono i messaggi e si risponde alle telefonate in viva voce.
Da qui in poi il film si svilupperà attraverso varie situazioni nelle quali i protagonisti scopriranno episodi inaspettati delle proprie vite e di quelle dei commensali, rivelando le fragilità e i segreti di ognuno di loro; in questo modo si renderanno conto molto presto di essere dei “Perfetti sconosciuti”(partners compresi) nonostante siano legati da anni di lunga ed autentica amicizia. Ognuno di loro avrà i propri scheletri nell’armadio che verranno svelati inevitabilmente da questo gioco malefico e, perchè no, anche un pò adolescenziale.
Gli interpreti del film, molto convincenti nella loro interpretazione, sono: Marco Giallini, Kasia Smutniak, Alba Rohrwacher, Valerio Mastandrea, Anna Foglietta, Edoardo Leo e Giuseppe Battiston. Un cast davvero affiatato ed azzeccato poichè composto da attori di esperienza, capaci di cucirsi il personaggio addosso come fosse una seconda pelle.
Il risultato di tutto questo è un film che a tratti diverte e a tratti fa riflettere; 97 minuti fatti di divertimento, abile recitazione, sorrisi, pianti, drammi e risate, insomma: 97 minuti tra il grottesco ed il drammatico.
Storie intorno a un tavolo
La brillante sceneggiatura melodrammatica dalla struttura teatrale della cena tra amici o in famiglia, tutti seduti attorno ad un tavolo, è stata in passato già ripresa in altri film come “Carnage” di Roman Polanski,con la magnifica Jodie Foster, e “Cena fra amici”, film francese del 2012 diretto da Alexandre de La Patellière e Matthieu Delaporte adattato poi in Italia da Francesca Archibugi con il suo “In nome del figlio”.
Il tavolo dunque diventa quasi come un ulteriore personaggio, muto. Egli assiste impassibile ed implacabile alle storie, e soprattutto ai disastri, che accadono attorno a lui, permettendo così la forzata messa a nudo di inconfessabili altarini che probabilmente se non ci fosse stato lui (il tavolo), non sarebbero mai venuti fuori.
Il finale di “Perfetti sconosciuti” lascia alquanto spiazzato lo spettatore, perchè è un finale che non ci si aspetta. Dunque non c’è scontatezza, e se c’è un finale inatteso, forse allora è proprio il caso di andarlo a vedere questo film, no?