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Storia della Serie A in due minuti

Gli inizi

La storia del calcio italiano con la lettera maiuscola, quella della Serie A, è lunga più di un secolo, e i suoi inizi sono da ricercarsi alla fine dell’800.
Sin dal 1893 infatti (anno della fondazione del Genoa, considerata storicamente la prima squadra fondata in Italia) è un fiorire di squadre e società calcistiche sparse in tutta la penisola, ma è solo nel Nord-Est che vi è una concentrazione di esse sufficiente ad organizzare un campionato.

Il primo campionato (organizzato dalla Federazione Italiana di Football (FIF), nata a Torino nel 1898), fu organizzato nel 1898, concepito come un torneo ad eliminazione diretta disputatosi in una sola giornata.

Gli anni tra le due guerre

Tra il 1915 e il 1918 il campionato si ferma, causa l’intervento italiano nel Primo Conflitto Mondiale, riprendendo nel 1919.
Nel 1922 vi è l’avvento della Prima Divisione, il primo campionato effettivamente nazionale, anche se ancora diviso in Lega Nord e Lega Sud, con scontri diretti previsti tra le vincitrici delle due Leghe solo nelle fasi finali del torneo.

Tale divisione viene abolita nel 1926, con al cosiddetta Carta di Viareggio, dando vita alla Divisione Nazionale. Ma è solo nel 1928 che viene a formarsi la Serie A a girone unico per come oggi la conosciamo, e la Divisione Nazionale Serie B, la lega immediatamente inferiore, entrambe a girone unico.

Questi sono gli anni del Quinquennio d’Oro della Juventus, del Bologna che Tremare Il Mondo Fa, del primo scudetto della Roma (prima squadra non proveniente dal Nord a vincere il titolo nazionale, nel 1941) e degli inizi dell’ascesa del Grande Torino.
Il campionato fu nuovamente interrotto tra il 1943 e il 1945 a causa della Seconda Guerra Mondiale.

Il primo dopoguerra: il Grande Torino

Gli anni immediatamente successivi vedono continuare la pressoché totale egemonia del Grande Torino sulle gerarchie del campionato italiano, marchiando indelebilmente il proprio nome nell’elenco dei più grandi vincenti che la Serie A abbia mai avuto. Ma a questo punto la favola si interruppe. Il 4 maggio 1949 l’aereo che riportava la squadra a Torino da Lisbona si schianta sulla basilica di Superga, non lasciando scampo a nessuno dei passeggeri in volo in quel momento.

A seguito di tale tragedia, rimasero in tre le società effettivamente in grado di contendersi il titolo nel decennio successivo: la torinese Juventus e le milanesi Inter e Milan.


Gli anni sessanta, settanta e ottanta: conferme, meteore e prime volte

Gli anni sessanta vengono unanimemente considerati gli anni della Grande Inter di Angelo Moratti, squadra che riscosse ampi successi anche in ambito internazionale, mentre negli anni settanta lo scudetto viene conquistato da una società del mezzogiorno per la prima volta, il Cagliari (1970).

Questo è anche il decennio della Juventus di Boniperti e Trapattoni, e del primo scudetto del Torino dopo Superga (1976).
Gli anni ottanta vedono uno degli scandali più famosi inerenti alle scommesse sulla Serie A, quello del Totonero. Ciononostante, li si ricorda anche per il Milan di Arrigo Sacchi, e per le sorprese avvenute in questo decennio: la vittoria del campionato da parte dell’ Hellas Verona nel 1985, e gli scudetti del Napoli di Maradona nel 1987 e nel 1989.

Gli anni novanta e duemila: il dominio delle grandi e gli scandali

Gli anni novanta iniziano con una nuova sorpresa: il trionfo della Sampdoria in campionato (1991), finora unico scudetto vinto dalla società. Il decennio vede tuttavia una predominanza della Juventus, guidata da Marcello Lippi, fino al cosiddetto ‘biennio delle romane’, con gli scudetti di Lazio e Roma nel 2000-2001.
Gli anni successivi vedono numerosi successi della Juventus di Fabio Capello, fino allo scandalo ‘Calciopoli’ del 2006, che cancellerà due titoli alla Juventus, assegnandone uno d’ufficio all’Inter e aprendo una stagione di successi per i nerazzurri, culminata nel triplete (2010) guidata da Josè Mourinho.

Oggi: il Milan di Allegri e l’era Conte

Gli anni duemiladieci vedono ai propri inizi un Milan trionfante, guidato da Massimiliano Allegri, fino al 2012, anno in cui la Juventus di Conte iniziò la propria striscia di vittorie in campionato a tutt’oggi ancora non terminata.

 

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