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House of cards: una scomoda realtà

House of cards è una serie televisiva statunitense di grande successo e di ottimo livello. È tratta da una serie inglese della BBC che, a sua volta, si era ispirata ad un romanzo di Michael Dobbs.

Quest’ultimo ″gli intrighi del potere″ doveva conoscerli piuttosto bene: infatti era, sotto il governo di Margaret Thatcher, uno dei massimi responsabili dello staff del Partito Conservatore. Da quest’origine illustre ″House of cards″ ha ricavato davvero molto: infatti poche altre serie televisive (probabilmente anche poche opere cinematografiche) hanno saputo ritrarre con una così spietata e lucida determinazione l’alta politica e le macchinazioni che ne conseguono.

Dalla visione lo spettatore ricava l’idea di essersi avvicinato ad un prodotto ben scritto, ben recitato ed estremamente coinvolgente: difficile però lavare via l’amaro in bocca che deriva dal pensiero che quanto visto non sia unicamente frutto di fantasia.

Forse a questo effetto concorre l’originale strategia scelta dagli sceneggiatori: in pieno stile shakespeariano, come un Riccardo III dei giorni nostri, Frank Underwood abbatte la ″quarta parete″ e confida i propri intrighi e i propri pensieri più nascosti al pubblico televisivo: in questo modo esso viene coinvolto in prima persona.

Un cast davvero stellare

Da qualche anno le serie tv hanno acquistato grande dignità anche agli occhi degli spettatori più esigenti: di conseguenza hanno iniziato ad annoverare tra i propri interpreti attori importanti, provenienti dalla realtà cinematografica hollywoodiana. Poche serie, però, sono riuscite a caratterizzarsi per un cast straordinario come quello di ″House of cards″.

In primo luogo bisogna notare come il protagonista, il feroce deputato del Congresso Frank Underwood, sia interpretato da un Premio Oscar. L’attore Kevin Spacey è riuscito, infatti, ad aggiudicarsi l’ambita statuetta per ben due volte: la prima come ″Miglior attore non protagonista″ per ″I soliti sospetti″, la seconda come ″Miglior attore protagonista″ per ″American Beauty″.

La sua interpretazione di questo amorale personaggio, però, per molti rappresenta la sua performance migliore. Ad affiancarlo un’attrice di raro fascino sulla cui fisicità il ruolo dell’algida Claire Underwood sembra davvero cucita: l’attrice Robin Wright, l’indimenticabile Jenny nel film ″Forrest Gump″.

La sua ottima prova in questa serie tv le è valsa il Golden Globe 2014 come ″Miglior Attrice in una Serie Drammatica″. Anche i personaggi di contorno sono attori di livello: tra essi spiccano Kate Mara (nel ruolo dell’ambiziosa giornalista Zoe Barnes), Michael Kelly (interpreta Doug Stamper, il fidato braccio destro del deputato) e Neve Campbell (arrivata ad interpretare Leann Harvey solo nella 4° stagione della serie).

Non solo gli attori, però, sono di livello cinematografico: il regista e produttore David Fincher ha infatti firmato diverse pellicole molto celebrate quali, per esempio, ″Fight Club″, ″Il curioso caso di Benjamin Button″ e ″Millennium – Uomini che odiano le donne″.

L’ascesa al potere di Mr e Mrs Underwood

La serie è ambientata a Washington all’indomani dell’insediamento di Garrett Walker alla Casa Bianca, come nuovo Presidente degli Stati Uniti d’America. La sua campagna elettorale è stata magistralmente governata da Frank Underwood, definibile un vero e proprio ″professionista della politica″: è l’11esima volta che viene eletto come deputato al Congresso nel Distretto della Carolina del Sud.

Il neo-presidente, per avere al suo fianco quest’uomo dalla sopraffina intelligenza strategica, si è esposto pesantemente e gli ha promesso la nomina a Segretario di Stato; dimostrando scarsissima lungimiranza politica, però, una volta eletto si rimangerà la parola.

Non sa in quale ginepraio si è cacciato: la vendetta del deputato sarà inesorabile e colpirà qualunque persona gli sia d’ostacolo. Fedele alleata nella sua ascesa ai vertici del potere la freddissima e calcolatrice moglie Claire: Frank riesce a sintetizzare perfettamente il suo rapporto con questa compagna di vita e di ambizione in una frase estremamente suggestiva in cui rivela ″Amo quella donna, la amo più di quanto gli squali amino il sangue″.houseofcards-main4

Una vera e propria coppia del male ricca di fascino e di talento, ma decisamente pronta a tutto per ottenere quello che si prefiggono. I due sono sorretti da determinazione incrollabile e da immensa capacità di pianificazione; inoltre hanno il ″pregio″ di essere totalmente privi di ogni scrupolo morale.

Lo spettatore si renderà conto sin dalle prime puntate che, grazie al loro ingegno, nulla è loro precluso. Nel corso delle stagioni la carriera di Frank Underwood riuscirà ad avere un’impennata vertiginosa e raggiungerà ben presto i massimi livelli del potere statunitense.

Dalla realtà alla finzione

House of cards, lo abbiamo già detto, è una serie estremamente popolare: tra i suoi fan può annoverare la presenza dell’attuale inquilino della Casa Bianca, il Presidente Barak Obama. Questi avrebbe dichiarato che, per certi versi, non gli dispiacerebbe la Washington reale fosse caratterizzata da una spiccata efficienza in stile Underwood.

Inoltre c’è stato un periodo in cui le indiscrezioni su questa serie tv spaventavano il presidente Obama più di quanto non facesse, probabilmente, il voto del Congresso: pertanto ha invitato i suoi ″followers″ di Twitter di non rivelare tramite cinguettio aspetti salienti della trama della serie. Del resto, provare per credere: episodio dopo episodio ″House of cards″ cattura lo spettatore in modo inesorabile.

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